E anche il soprannome che dà il nome all’azienda, Cardocchia, sintetizza questo legame, tenace e ostinato come quello del cardo, radice coriacea difficile da estirpare dal terreno. La storia parte da lontano, da Ettore Marini e dai suoi terreni, affidati al figlio Almerigo che nel 1954 impianta i primi vigneti, 3 ettari, che anno dopo anno si accrescono e si estendono fino ad arrivare a 15 ettari nel 1969. In quell’anno nascono il nucleo di una prima cantina, a Castignano, in c.da San Venanzo e Giovanni, suo figlio, che porterà avanti il suo lavoro.
Giovanni acquista altri 15 ettari a Montedinove, dove rende concreto il progetto di un agrturismo, l’Oasi Biologica, in grado, in ogni periodo dell’anno, di ospitare quanti vogliono un contatto vivo, non rarefatto, con una natura incontaminata. Qui, in concomitanza con un nuovo ricambio generazionale, prende vita la nuova cantina Cardocchia, gestita da Gioele, giovane e appassionato enotecnico.